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mercoledì 3 dicembre 2014

Thank God it's crafty! - Fonti di ispirazione: Silvia

Una foto.
10 creativi fonte di ispirazione.


Se ancora non capite il senso della frase "dietro a ogni oggetto fatto a mano c'è la persona che lo crea" Silvia e la sua linea d'abbigliamento Kimsoo vi convinceranno. Perché non solo come tante altre artigiane fa da creatrice, modella e rivenditrice, ma dentro ogni suo pezzo c'è quello in cui crede e che vive ogni giorno. La condivisione delle proprie vite su internet comporta che non ci si trovi solo a condividere video di gattini o frasi divertenti ma ci si trovi anche a condividere momenti brutti come quello che è successo in Liguria negli ultimi mesi, Silvia come altre creative liguri non solo hanno raccontato i momenti di paura e di attesa durante l'alluvione ma con le stessi mani che lavorano degli splendidi capi originali e colorati si è messa ad aiutare chi ne aveva bisogno.
Per questo motivo non vi voglio parlare solo dell'ispirazione delle sue creazioni (che sono stupende, posso dirlo da cliente soddisfatta!) ma dalla forza che ci unisce tutti quando si ha a che fare con qualcosa più grande di noi, quando l'unica cosa da fare dopo aver fatto i conti con luoghi distrutti da fango o altro è mettersi a lavorare e aiutarsi. Per questo è nato il gruppo Cuore artigiano, un gruppo aperto su facebook dove sarà possibile conoscere e condividere storie di artigiani che devono risollevarsi e che hanno bisogno di una condivisione non solo virtuale ma reale da chi apprezza da sempre il fatto a mano. Se conoscete quindi persone che hanno bisogno di una mano perché il loro laboratorio è inagibile oppure hanno perso materiali, o semplicemente volete conoscere questi artigiani, la loro storia e aiutarli comprando ciò che si è salvato andate nel gruppo e condividete!

venerdì 24 ottobre 2014

Thank God it's crafty! - Fonti di ispirazione: Luca

Una foto.
10 creativi fonte di ispirazione.


Oggi non solo vi parlo di un bravissimo creativo che ha creato la collana che vedete qui sopra, ma vi parlo di quanto è importante avere il giusto fornitore di materiale: Luca non solo gestisce insieme a Simona uno dei siti e-commerce più forniti sulla lavorazione dei metalli in Italia (se non lo conoscete recuperate subito andando su Artigianando.net!) ma con il suo blog tre8bre è una delle fonti di informazioni e tecniche più utili per chi è alle prime armi con le tecniche base della lavorazione di gioielli in metallo, e avendo in comune un percorso di studi simile non posso non ammirare anche l'attenzione alla sicurezza nel lavoro che si svolge e al far capire il perchè delle cose.
Quindi se volete imparare a creare meraviglie come la spirale di questa collana ma non sapete come fare seguitelo e saprete anche dove comprare i materiali! 
(N.d.r. nessuno mi ha pagato per parlare bene del sito e di Luca...ma se per caso posso avere uno sconticino sul prossimo ordine non mi dispiace :P scherzo ovviamente!)

Vi auguro un buon e creativo weekend, come lo passerete? 
Io spero di provare finalmente gli ultimi acquisti fatti proprio da Artigianando saldando un po' di rame! :)

venerdì 17 ottobre 2014

Thank God it's crafty! - Fonti di ispirazione: Cristina

Una foto.
10 creativi fonte di ispirazione.


Oggi voglio parlare di un aspetto per me fondamentale della rete e cioè la fortuna di conoscere persone che abitano in tutta Italia e quindi trovare persone amiche in ogni posto tu vada.
Ed è stato così andando a Perugia incontrando quasi per caso Cristina aka Lettera psy, la creatrice della splendida collana che vedete in foto e di altri meravigliosi gioielli in legno. Conoscerla di persona è stato un piacere e un continuare in carne ed ossa ciò che già avviene tramite internet e cioè condividere esperienze, opinioni, chiaccherare di ciò che ci piace, di ciò che abbiamo fatto o vorremmo fare, insomma, tutto ciò che diresti a un'amica, no? 
Per me è anche questo fonte di ispirazione, avere qualcuno che non solo condivide con te una passione ma anche qualcuno con cui chiacchierare davanti un caffè!
Andate quindi a visitare la sua pagina facebook e il suo shop su Etsy non solo per ammirare le sue creazioni ma anche per conoscerla e scoprire una nuova amica (non sono gelosa..un pochino forse!:P)
Buon weekend creativo e buona fiera Abilmente a Vicenza per chi ci farà un salto!

venerdì 10 ottobre 2014

Thank God it's crafty! - Fonti di ispirazione: Alessia

Una foto.
10 creativi fonte di ispirazione.


Prendendo spunto dalla catena che sta girando su Facebook e ringraziando per essere stata nominata da Daga Bags e Isabella di Cose di Isa volevo finalmente ricominciare in bellezza la mia rubrica dedicata alla creatività e al fatto a mano. Ho pensato di iniziare condividendo chi mi ha ispirato e aiutato in questi anni che navigo, studio, copio, incollo e cerco di condividere quel poco che ho assorbito da tutti loro.
Inizio per forza dalla prima che mi ha aperto il mondo dei gioielli in metallo e che non smetterò mai di nominare e ringraziare, Alessia di Beads & tricks, che se l'avete conosciuta sia sul suo blog sia di persona sapete quanto è appassionata e soprattutto quanto la sua creatività e bravura si rispecchia nel suo lavoro, ha un modo unico di trasformare la materia, uno stile inconfondibile e tanta generosità da condividere, da lei ho imparato così tanto che non mi bastano 10 vite per ricambiare!
Ho scelto inoltre una delle sue ultime creazioni che ho adorato dal primo sguardo, un anello che nella sua semplicità mostra le capacità e le qualità di Alessia nel rendere vivo e prezioso qualunque tipo di metallo nella sua unicità e imperfezione perfetta.
Spero che questa rubrica in questa nuova veste vi piaccia, ultimamente sentivo la mancanza del blog e ricominciare a scrivere qui parlando di ciò che più mi ispira mi ha motivato, spero sia di ispirazione anche per voi!
Ciao!

lunedì 31 marzo 2014

Un oggetto fatto a mano è unico al mondo #eitcraftivism

In questo mese mi è capitato più volte di ripensare al concetto di "fatto a mano". Durante il mese mi sono dedicata in diverse occasioni infatti a diffondere il craftivism, o detta in italiano l'attivismo fatto a mano, e mi sono ritrovata quindi a riflettere su ciò che è fatto a mano e ciò che significa.


E penso che non ci sia stato modo migliore per concludere il mese se non dedicandolo a quello che più di tutti è fatto a mano con impegno e gioia, è cioè il luogo in cui si vive.


Perchè anche se case, edifici e costruzioni sono fatte dalle macchine, dietro ci saranno sempre mani che le guidano e che spiegano come creare qualcosa, dal più piccolo foglio scritto a mano fino all'edifico da ricostruire.


Dedicando inoltre parte del mio lavoro con i gioielli fatti a mano a raccogliere fondi per aiutare la mia terra (ho già raccolto più di 25 euro e continuerò a raccogliere il 5%, non smetterò mai di dire grazie a chi mi sta aiutando comprando un mio gioiello!) per me ormai è imprescindibile legare ciò che creo al mio territorio, che è ancora ferito ma che pian piano si sta ricostruendo, come nel caso della nuova multiarea finalese, già la via in cui si trova spiega tutto, viale della rinascita.


In questa area si trovano gli uffici dei servizi sociali ma soprattutto ci sono spazi dedicati a conferenze, incontri, spazi per i bambini, la sala consigliare e la biblioteca "Giuseppe Pederiali".


Se penso alla vecchia sede della biblioteca subito penso a ore e ore sui libri a studiare, in mezzo a studenti di tutte le età, bimbi che urlavano mentre le mamme sceglievano i libri per loro, signore che parlavano nonostante i cartelli di silenzio, gente che vagava in mezzo ai tavoli osservando gli scaffali e cercando il libro che li ispirava di più.. tra tutti i disagi dovuti al terremoto ammetto che la biblioteca era il luogo che mi mancava di più, perché è quel luogo sociale in cui sei in mezzo agli altri però allo stesso tempo non sei costretto per forza a parlare, è normale stare silenzio in mezzo ai libri e leggere e spesso mi bastava questo nelle mie infinite giornate di studio, compagnia e silenzio nello stesso tempo.


E da ieri quindi questo luogo è tornato, nuovo, più grande e con tante novità come per esempio un murales al centro della biblioteca realizzato da Alessandro Sanna, tanto che quasi mi verrebbe voglia di ricominciare a studiare per tornare a sedermi in mezzo ai libri!
Ho scelto quindi per questo post tra le diverse frasi dedicate all' #eitcraftivism "Un oggetto fatto a mano è unico al mondo" perchè l'unicità e la gioia che può dare qualcosa di fatto a mano è per me qualcosa che nasce principalmente dallo scopo per cui si crea un oggetto, sia un piccolo gioiello da indossare ma non solo, anche lo spazio che ci circonda può essere fatto a mano, fatto su misura per noi e per chi verrà in futuro.

Buon inizio settimana e se volete raccontatemi nei commenti cos'è per voi un oggetto fatto a mano, il mese dedicato dall'Etsy italia team al craftivism è finito ma non finirò di sicuro di parlare di fatto a mano, sono curiosa di sapere quindi cosa ne pensate!!

martedì 4 marzo 2014

Lo Zanni

"Lo Zanni è un personaggio fra i più antichi della Commedia dell'Arte. La stessa commedia dell'arte ai sui primordi, alla fine del XVI secolo, veniva definita anche Commedia degli Zanni. [...]

Fonte chiodo sc(hi)accia chiodo
 Zanni è fortemente legato alla terra, alla vita rurale, simbolo per eccellenza del carattere grezzo e volgare del contadino. Egli più che un uomo assomiglia ad un animale per i suoi modi di fare, dato che i suoi motori istintivi principali sono il sesso e la fame. Esistono due tipi in particolare di Zanni: quello astuto e veloce e quello sciocco e lento. Il primo nelle storie è solito giocare brutti tiri al padrone e ai suoi interlocutori, a meno che non siano donne o peggio serve con le quali la maschera tenta subito di accoppiarsi senza tanti preamboli. Oltre ad essere veloce e agile, questo Zanni è anche molto aggressivo e con la parlantina sciolta, ed è facile all'ira e a diventare subito violento e manesco, anche con le donne. La sua maschera di solito è caratterizzata da un naso ricurvo e appuntito, simile a quella di un gallinaccio.
Lo Zanni lento rappresenta l'esatto contrario di un servitore astuto e agile; egli appare completamente ignorante e quasi incapace di formulare un concetto, dimostrando la sua tardezza anche nel movimento lemme e curvo verso il basso. Ciononostante egli appare sempre spassoso e divertente al pubblico e agli interlocutori perché è in grado di generare equivoci col padrone e addirittura cercare di elevarsi al di sopra della sua figura, venendo però subito ammonito dall'interlocutore. Le sue caratteristiche principali sono lamentarsi in continuazione della sua situazione e delle varie circostanze e in particolare essere affamato e supplicante come un barbone.
La sua maschera è caratterizzata da un naso aquilino e ricurvo." Wikipedia

Fonte wikipedia
Mi sembrava divertente e ironico pensare che proprio domenica leggendo il giornale e guardando gli spettacoli della mia zona dedicati al carnevale mi sono ricordata di questo significato del mio cognome. Ho letto infatti che definisce le maschere del carnevale che più conosciamo, per esempio Arlecchino, Pulcinella o Pantalone. Quando ero piccola questo era il periodo dei burattini e quindi questi personaggi li vedevo raffigurati nelle storie raccontate dai burattinai, pensare che il mio cognome è il nome di questi personaggi nella commedia d'arte mi fa sorridere e pensare che in fondo parte di questi personaggi e delle loro storie si tramanda non solo grazie a chi ancora racconta quelle storie ma un pochino grazie anche a chi porta questo cognome (e che forse ha preso un po' di pazzia e scherzo da loro!).
E quindi volevo festeggiare questo martedì grasso così, condividendo con voi questa scoperta!
Ciao ciao e buon carnevale!

venerdì 28 febbraio 2014

Thank God it's crafty #24 - Working together

Una foto.
Una creazione.
 Una ispirazione per il weekend.

 Amabito - Orecchini geometrici tondi con perle in vetro

Oggi è l'ultimo giorno di febbraio ma anche l'ultimo giorno di Etsy school, un mese dedicato a migliorare l'aspetto e la gestione non solo del proprio spazio su Etsy ma anche quello della propria "compagna di banco" cioè una creativa abbinata per confrontarsi e migliorare insieme.
Volevo giustamente dedicare questo venerdì alle creazioni uniche di Roberta, una ottima e talentuosa creatrice di gioielli e soprattutto una indispensabile e simpatica compagna di banco!
In questo mese ho capito l'importanza di non stare nel proprio guscio ma confrontarsi e chiedere aiuto a chi ti circonda, che sia vicino a te o che sia almeno raggiungibile via web!
Buon venerdì e buon weekend in compagnia di chi non solo vi piace ma di chi vi può ispirare e dare sempre nuove idee!
Ciao!

lunedì 24 febbraio 2014

Abil-mente



Ebbene sì, ce l'ho fatta, finalmente sono stata alla fiera Abilmente a Vicenza venerdì scorso.
Ho unito l'utile al dilettevole perchè oltre a finire col perdermi per gli stand e parlare con fantastiche creative ho seguito l'incontro dal titolo "La creatività come fonte di realizzazione personale, opportunità e business" in cui si sono alternate diverse donne con le loro esperienze e i loro consigli sull'argomento.


E' stato interessante e molto stimolante poter ascoltare le opinioni e le storie di alcune tra le persone che hanno saputo sfruttare la creatività a proprio vantaggio. E non si è parlato solo di creatività in senso stretto, l'intervento più interessante è stato quello di Carmen Fantasia, commercialista professionista e creatrice di gioielli, che ha scritto il libro "Fisco amico" e ha condiviso durante l'intervento diverse informazioni utili per chi come me si trova nella posizione di voler vendere le sue creazioni ma non ha una buona conoscenza di leggi e fisco.
La situazione fiscale per chi vende opere d'ingegno è nello stesso tempo semplice e complicata nel nostro paese, a farla breve ci sono poche regole da seguire quando si rimane al di sotto del limite dei 5000 euro all'anno di vendite e cioè lo stato permette la vendita di creazioni artigianali sia nei mercatini pubblici (con le proprie leggi regionali) sia on-line nei cosidetti marketplace on-line (Etsy e altri) senza l'obbligo di aprire partita IVA o versare contributi pensionistici. La storia si complica quando si ha già un altro lavoro e/o si inizia a vendere sopra ai 5000 €/anno e si aprono così varie strade: gestione separata, regime dei minimi, partita IVA normale, ecc. ma non sono di sicuro la migliore nell'aiutare a districarsi in questo mondo, di sicuro troverete maggiori informazioni in questa pagina dove troverete anche maggiori informazioni sul libro di Carmen Fantasia.


Sulle altre donne intervenute non ho altro da dire se non che ho cercato di carpire il più possibile i segreti e i suggerimenti del loro successo, ma penso che la frase che mi è più rimasta perchè è riuscita a riassumere quello che penso sulla creatività è stata quella della fondatrice di hobbydonna.it Gabriella Trionfi e cioè che 'anche gli scienziati sono creativi, perchè insieme alle loro conoscenze usano quel guizzo di creatività per scoprire qualcosa', e secondo me questa frase è allargabile a qualunque lavoro perchè la creatività e l'ingegno è quello che differenzia un lavoro automatico e ripetitivo da un lavoro sempre diverso e stimolante.

E poi finita la conferenza mi sono rilassata un po' con le sorelle Amabito girovagando per gli stand della nostra terra di mezzo:


Da dove non ne sono uscita indenne:


un consiglio, non ditevi mai "ma non ho niente da comprare": è falso, qualcosa lo troverete sempre! Ma quelle mini pinze dovevano essere mie (e sono anche del colore della fettuccia)!
La giornata quindi è stata impegnativa (tanto che la mia poco abile mente si è ribellata con un bel cerchio alla testa) ma molto soddisfacente, sia in termini di quello che ho imparato, ascoltato e visto sia per le persone che ho incontrato, è stata una perfetta occasione per conoscere dal vivo persone che magari vedevo solo su internet sottoforma di avatar e poter quindi parlare a quattr'occhi di ciò che ci accomuna, fuori e dentro il web!
E adesso vi saluto..vado a provare i miei nuovi acquisti!

lunedì 14 ottobre 2013

Milano: scienza, creatività e craft camp 2013

Eccomi qui davanti al computer che cerco di mettere nero su bianco quello che ho visto, vissuto, imparato in due giorni a Milano, ce la farò?

Angolo free craft aka Il paradiso dei supplies!
 Intanto parto con le spiegazioni: il weekend appena passato è stato dedicato al craft camp 2013, evento organizzato dall'Etsy Italia team e dedicato a tutto ciò che attualmente viene definito movimento dei makers, crafters, handmade, cioè tutto ciò che è lavorare a mano con passione e condivisione. 

In giro per una Milano notturna

Ho unito però questa fantastica occasione con una mini visita di Milano, durata il tempo di una serata in giro per le strade trafficate di Milano cercando una pizzeria senza glutine per il mio moroso (il celiaco è stato contento ma io di più, la pizza con glutine era qualcosa di fantastico!) e una mattina dedicata a una delle mete che da sempre erano nella mia lista di posti da visitare: il museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci", una tappa per me obbligatoria per chi ama la scienza, la tecnologia e sapere come funziona il mondo che ci circonda.

Workshop con Gaia Segattini

Ma l'occasione principale è stato il craft camp dove ho partecipato anche a due workshop pratici, il riciclo creativo di Gaia Segattini e la stampa con i Lumi tenuto da Ireneagh. Ho iniziato a scrivere da qualche minuto ma ancora non so definire cosa ho dentro di me dopo questo craft camp, posso solo descrivervi un po' cosa ho visto e imparato: ho rivisto membri del team e altri li ho consciuti finalmente dal vivo (ho combattuto a fatica con la mia timidezza e fatto esercizio mentale associando facce e shop!); ho parlato di ciò che normalmente faccio da sola e che raramente condivido al di fuori dal web; ovunque c'era qualcuno che lavorava con l'uncinetto, con la carta, con i colori, cucendo, fotografando; ho ascoltato presentazioni e workshop teorici interessanti e che mi hanno fatto partire nei miei ragionamenti mentali senza freni; ho imparato che si può colorare i tessuti con il sole (quanto c'è, mannaggia alla giornata uggiosa..) e che da una calza può nascere un gatto hipster (che dite, lo chiamo Groucho?) 
 


Ci sono tante altre cose che potrei provare a raccontare ma proprio non riesco, sarà perchè con le parole sono relativamente capace (soprattutto dal vivo) sarà anche che ho assorbito talmente tante idee, parole, creazioni, suggerimenti, che sono ancora ripiena e forse devo ordinare bene il tutto prima di riuscire a definire bene tutto. So solo che eventi del genere sono rigeneranti, mi ha fatto bene passare questi due giorni immersa tra persone che vivono il fatto a mano come lo vivo io e si impegnano molto più di me nel condividerlo, persone che mi hanno trasmesso una carica e una voglia di fare che spero mi rimanga attaccata per tanto tempo. Anche la mattinata passata nei padiglioni del museo della scienza è stata una full immersion di creatività e impegno, vedere descritta la storia di tante persone ci hanno cambiato la vita lavorando e studiando idee utili per la comunità (qualche nome: Giulio Natta, Ernest Solvay,  Leonardo da Vinci, Guglielmo Marconi..) mi fa capire quanto sia importante essere creativi e che la creatività e la manualità sono importanti in ogni lavoro, solo così si riesce a far nascere qualcosa di unico..e mi sono imbattuta in questo angolo della sezione dedicata alla chimica che riassume questo pensiero e che d'ora in poi diventerà il mio motto:


Sarà vero che mi credo creativa come un artista? 
Dopo questo weekend penso proprio di sì, e spero di dimostrarlo sempre di più in qualunque cosa farò nella mia vita.

Un abbraccio gigante (se volete ve lo dà Groucho!) a chi ha partecipato al craft camp, a chi lo ha organizzato (complimenti!), a chi ha contribuito, e a tutte le persone che credono nella creatività e nell'artigianalità. 
E adesso vi saluto..mi devo mettere al lavoro, ho mille idee da concretizzare!
Ciao!

giovedì 25 luglio 2013

Blocco dello scrittore (di blog)


Lo confesso, nonostante abbia avuto tanto tempo libero e abbia creato diversi nuovi gioielli in questi mesi..non sapevo cosa scrivere sul blog. Non so bene perché, e visto che l’unico argomento che mi sia venuto in mente è proprio che non so cosa scrivere, perché non parlare proprio di questo?

Vi è mai capitato? Perché penso possa capitare a chi magari scrive per lavoro sia esso uno scrittore o un giornalista magari, ma un blog dedicato alle proprie creazioni normalmente è silenzioso se non si crea nulla di nuovo o si è troppo impegnati per dedicarsi a un nuovo post (fotografa, pensa, scrivi, cancella, riscrivi, linka, ecc)..io non so invece che scusa inventare, di tempo ne ho avuto, di creazioni (anche se poche) ne ho fatte e le anche pubblicate su Etsy, ho fatto anche una light box ricavata dallo scatolone della pentola a pressione, cosa mi ha frenato dallo scrivervi?


Magari semplicemente avevo meno voglia di scrivere o condividere quello che facevo, penso possa capitare, non mi piace che siate costretti a sorbirvi ogni nuova creazione che creo se non ho niente da dire per descriverla e il post diventa semplicemente  una serie di foto con una descrizione senza dirvi niente di più. 
E quindi sì, non sapevo cosa scrivervi e sono qui..a scriverlo, ironico ma è la verità!

E per dare almeno un minimo di significato in più a questo post forse inutile ho inserito qualche foto degli anelli che ho fatto di recente, così hanno almeno uno spazio anche loro in questo blog!
Ciao ciao!

martedì 26 febbraio 2013

Chi sono?

Quanti di voi riescono a rispondere a questa domanda in 5 secondi?

orecchini senza buchi ballerina 4

In questo periodo di inattività lavorativa mi trovo a pensare e ripensare a questa domanda sia perchè ho più tempo di prima per dedicarmi al mio sport preferito: “il viaggione” cioè perdermi nei miei pensieri e immaginare di tutto (stile J.D. in Scrubs!) sia perchè mi capita di fare diversi colloqui che alla fine si riducono nel capire perchè cerco un determinato lavoro e cosa posso dare alla tal azienda, e quindi ecco domande come: “parlami un po’ di te”, oppure “cosa ti piace fare nel tempo libero?”

Chi mi segue in questo blog penso sappia bene cosa abbia fatto principalmente in questi anni nel tempo libero, oltre a cose off-line come leggere, andare a passeggiare, andare a fare attività fisica, ecc. ma quando mi trovo davanti una persona che me lo chiede vado in blocco, perchè mi sto rendendo conto che attualmente creare gioielli e parlarne on-line non è un semplice passatempo, fa parte di me perchè mi ha fatto acquisire conoscenze che senza internet non avrei forse neanche cercato, mi ha fatto condividere idee e pensieri con persone in tutta Italia e anche fuori, mi sta aiutando nell’imparare l’inglese, mi sto anche in parte ripagando le spese fatte per vari materiali acquistati nel tempo, tutte cose che per me vanno oltre a un semplice hobby per rilassarsi qualche ora.

orecchini alluminio

Ecco perchè mi blocco, perchè in 5 minuti non posso far capire a un selezionatore tutto questo, e forse neanche lo vuole sapere, ma quando mi esce “mi piace il faidate, per esempio creo gioielli ” vorrei invece fargli capire tutto questo e magari anche quello che ancora non ho capito.

mercoledì 9 gennaio 2013

Una rete creativa

L’altro giorno nel mio flusso di pensieri continuo mi è passata di mente una cosa legata a ciò che internet e più precisamente il mondo dei blog ha creato. Mi spiego: quando qualcuno scrive un post per condividere pensieri, idee o scoperte che ha fatto, ci saranno poi dall’altra parte persone che leggono e che ragionano su quello che ha scritto, altre che magari lo leggono senza pensarci più o altre ancora a cui non piace cosa c’è scritto. Tra tutte queste persone si crea in qualche modo un legame, anche se virtuale, e mi sono immaginata legata in modo indiretto alle persone che magari davanti allo stesso post la pensano come me.

Questo viaggione mi è venuto partendo da un tutorial di Ardesia nera e leggendo i commenti a quel post ho pensato a quelle ragazze che come me hanno imparato tanto tramite la condivisione on line e dagli esperimenti fatti nella propria casa, e anche se quando faccio questi esperimenti sono il più delle volte da sola adesso mi rendo conto che da qualche parte qualcuno ha fatto o farà gli stessi esperimenti e mi sento meno sola nel mio sperimentare e creare!

Penso che il concetto che spiega meglio delle mie parole quello che penso è il vero concetto di rete, cioè un unione di punti tramite linee che creano un insieme unico e che non smette mai di cambiare e ampliarsi.

E dopo tutto questo pensare..si, ho provato a fare l’etching e prossimamente vedrete il frutto del mio ragionare!

ciao ciao!!

venerdì 4 gennaio 2013

NH3

Buon 2013!

Certe volte l’ispirazione viene da una canzone, da un paesaggio, da un ricordo, ma in certi casi può venire con una sostanza chimica e per lo più poco simpatica come l’ammoniaca.

E’ un periodo così così dal punto di vista creativo per me, nonostante il tempo non mi manchi e abbia anche ordinato da poco alcuni strumenti che volevo da tanto dal sito Opitec come il set di punzoni con le lettere e il blocco in legno per stozzare.

Ho fatto alcune prove quando li ho ricevuti ovviamente presa dalla novità e uno dei risultati è questa collana in alluminio e rame che vi ho mostrato nel post precedente:

Collana hope 2 Ho provato anche il blocco per stozzare creando un ciondolo quadrato, una volta finito però non mi convinceva più di tanto e quindi l’ho accantonato finchè non mi è venuto in mente che potevo ossidarlo ma avevo finito l’ammoniaca per i miei esperimenti di ossidazione. Ho fatto passare un po’ di tempo prima di ricomprarla e ricreare così la mia camera per l’ossidazione con un vasetto di miele riciclato (idea geniale di Fascination street, non ricordo se ne avevo già parlato ma se volete saperne di più il link è questo)..

..una volta ossidato il ciondolo ho trovato finalmente la sua destinazione creando questa collana:

Collana Alchechengi 1 Nota importante: la perla di vetro è di Amabito, le sue perle mi piacevano tanto nelle sue creazioni e poterle usare per qualcosa di mio è divertente e rende di sicuro la creazione migliore!

Dopo questa collana non mi sono fermata e ho creato anche questa che vorrebbe ricordare i famosi colletti alla Peter Pan:

Collana Peter 

Direi non male per una che era in crisi creativa da un po’! Per dirla in termini a me più congegnali direi che l’ammoniaca è stato un catalizzatore della mia creatività, senza chissà quanto tempo avrei fatto passare prima di creare altro!

Trovate su Etsy tutto questo e altre novità (che purtroppo non sono riuscita a descrivervi ancora, purtroppo vivo in un buco nero dove non prendono neanche le chiavette internet)!

Ciao ciao!!

sabato 27 agosto 2011

Entropia creativa

Ciao!!! Rieccomi tornata sul blog! Visto che c’ho messo un po’ a riprendermi dalla fine delle vacanze/ritorno nell’afa soffocante moltiplicato per il ritorno all’università per iniziare il periodo di lavoro per la tesi non vi posso ancora mostrare nulla di nuovo..posso però parlarvi lo stato di entropia creativa in cui sono dopo un po’ di riposo..adesso vi spiego:
L’entropia è il cosiddetto caos cosmico, cioè il disordine a cui tutte le cose tendono, perchè l’universo è regolato dalla seconda legge della termodinamica, cioé:
In un sistema isolato l'entropia è una funzione non decrescente nel tempo.
o più semplicemente si può parafrasare così:
Se fai bollire un acquario ottieni una zuppa di pesce, ma è molto difficile che raffreddando la zuppa di pesce ritorni ad avere l'acquario.
Beh, la mia “zuppa di pesce” dopo aver creato è questa:
casino creativo

Un pot-pourri di fili, pinze, scatole, gomitoli di cotone per i miei vari tentativi all’uncinetto, oggetti in prima apparenza casuali (come il deodorante) ma utilizzati come forma per creare cerchi di varie dimensioni, blocchettino per il martello, base molto professionale (e modaiola) e sullo sfondo il caos totale tra foglietti, creazioni già fatte o da sistemare e il mio computer che si chiede “dove mi trovo?”
E come sempre giro la patata bollente a voi: come diventa la vostra scrivania/tavolo da lavoro dopo essere state prese dal raptus creativo? Riuscite a mantenere un vostro ordine o riempite il tavolo così tanto da dover fare un trasloco di scatole e oggetti ogni volta (come faccio io)? Confessatevi pure e visto che l’idea mi era venuta dalle foto delle creative di blomming se magari avete voglia fate una foto del vostro caos creativo per condividerla con noi, almeno so che non sono l’unica!!

mercoledì 15 giugno 2011

Esame di coscienza di una piccola creatrice

Vi siete mai messi a rispondere sinceramente a delle domande su qualcosa della vostra vita? Sarà che io non lo faccio dalle mie prime confessioni, ma non è stato facile rispondere a domande personali su qualcosa che faccio, più precisamente sulla creatività e sull’artigianato. Queste domande domande sono state fatte dalla gentile Barbara e mi ci sono dedicata in questi giorni, vabbè, non tutti i giorni, ma diciamo che non sono state immediate le risposte perchè sembra semplice, ma mettersi lì davanti a una domanda diretta dà la stessa sensazione davanti a una domanda di un compito in classe, hai quel momento di smarrimento che ti fa pensare “ e adesso cosa scrivo?”
Ma ecco le mie risposte alle seguenti domande..

1) Secondo te c'è differenza tra artigianato ed artigianato artistico?

L’arte si dice che sia ovunque, ma non posso pretendere di fare arte quando persone studiano e passano la vita a dedicarsi alle proprie opere, per me l’artigianato si vede in un buon oggetto, creato con pochi o con nessun scopo artistico ma con comunque una buona lavorazione e attenzione dei materiali.

2) Cosa ti spinge a creare?

Ho sempre avuto la voglia di creare qualcosa, fin da piccola mi piaceva imparare come erano fatte le cose e magari saperle fare, ma forse il vero motivo per cui ho iniziato a fare gioielli è perchè preferivo farmeli piuttosto che comprarli già fatti e dopo i primi tentativi ho visto che era piacevole creare qualcosa da indossare e regalare. Ho iniziato a fare seriamente gioielli soprattutto da quando non ho più potuto indossare orecchini con i buchi, sembra strano ma ho imparato a farli proprio quando non potevo più indossarli, ma è da lì che mi è partita la voglia di inventarmene in modo da poterli indossare anch’io, e sto ancora inventando!! Poi ho imparato tanto leggendo siti e blog on line prendendo spunto da tutorial o da foto di creazioni che mi piacevano, e pian piano ho imparato tecniche nuove come la lavorazione del rame che ora uso spesso.

3) Come valorizzi i tuoi lavori?

Sto imparando a curare meglio il lavoro dall’inizio alla fine, dal creare ogni componente a mano al trattamento del filo come pulirlo o anticarlo, anche la scelta del materiale è importante, noto che è più soddisfacente creare e indossare un gioiello di cui si conoscono le caratteristiche del materiale piuttosto che usare delle generiche “perline” o “pietre” senza conoscerle. E visto che pubblico ogni mia creazione on line cerco di fare delle belle foto, nitide e che diano l’idea di com’è fatto il gioiello dal vivo e che valorizzino i particolari più importanti.

4) A chi piacciono i tuoi lavori?

Domandona..spero sempre che piacciano a più persone possibili, ma alla fine l’importante è che piacciano a me se no non posso pretendere di vendere qualcosa che io stessa non indosserei. Sono fatti da me e devono esprimere il mio stile che ho riassunto nella parola Simply perchè è spesso semplice e essenziale, se poi anche ad altri piace il mio stile meglio!

5) Cosa ti aspetti dal tuo hobby?

Le aspettative diciamo che non sono esorbitanti, mi piace creare e imparo ogni volta che creo, un minimo di guadagno da ciò che faccio fa sempre piacere ma magari solo per potermi comprare nuovi materiali, diciamo che spero di potermi autofinanziare il mio hobby!!

6) Cosa si intendi per 'pezzo unico'?

Un pezzo unico è qualcosa che non sarà mai imitabile, i miei pezzi unici magari sono semplici idee che mi vengono e che cerco di trasformare in realtà e che sarà difficile per me rifare identiche, ma seguendo i lavori di artisti e artiste del gioiello ho capito che ci sono veri e propri pezzi unici, e cioè lavori unici per materiali, ricerca dei colori e dello stile, che se anche vengono imitati non saranno mai come l’originale!

7) Quando devi dare un prezzo alle tue creazioni, su cosa ti basi?

Premessa: io e l’economia non andiamo d’accordo, quindi per me non è facile dare un vero valore ai miei oggetti, nella maggior parte dei casi tengo comunque conto del costo dei materiali, ma poi quando cerco di capire quanto dare valore al mio lavoro vado un pochino in crisi, cerco di mantenere un prezzo giusto perché è sempre un lavoro manuale ma anche basso perché non sono una vera artigiana e il mio lavoro non è di una qualità tale da far pagare chissà quali cifre.

8) Secondo te,cosa pensano le persone che non hanno questo 'dono' di noi?

Questa domanda cerco di farmela più spesso in questo periodo, perché nel mondo del web ho scoperto che ci si conosce volentieri tra creative ma forse non c’è ancora la consapevolezza di ciò che facciamo in chi non crea o non conosce ancora il mondo dell’handmade. Da questo punto di vista spero che far conoscere questo mondo in tutte le sue sfaccettature avvicini creativi e non per confrontarsi, in modo appunto di capire cosa desidera una persona che non crea oggetti per se stesso ma comunque ne apprezza l’operato. Quindi non so dirmi cosa può pensare una persona esterna al mondo creativo, forse tante pensano sia tempo perso, o che un mio gioiello lo possano comprare a meno da una bancarella al mercato o all’ipermercato, ma appunto spero che inizino ad aumentare le persone che apprezzano un lavoro fatto a mano e che possano confrontarsi con noi in modo da far conoscere sempre di più ciò che c’è di bello o interessante dietro a un oggetto creato a mano.
E voi cosa ne pensate?

Esame di coscienza di una piccola creatrice

Vi siete mai messi a rispondere sinceramente a delle domande su qualcosa della vostra vita? Sarà che io non lo faccio dalle mie prime confessioni, ma non è stato facile rispondere a domande personali su qualcosa che faccio, più precisamente sulla creatività e sull’artigianato. Queste domande domande sono state fatte dalla gentile Barbara e mi ci sono dedicata in questi giorni, vabbè, non tutti i giorni, ma diciamo che non sono state immediate le risposte perchè sembra semplice, ma mettersi lì davanti a una domanda diretta dà la stessa sensazione davanti a una domanda di un compito in classe, hai quel momento di smarrimento che ti fa pensare “ e adesso cosa scrivo?”

Ma ecco le mie risposte alle seguenti domande..


1) Secondo te c'è differenza tra artigianato ed artigianato artistico?

L’arte si dice che sia ovunque, ma non posso pretendere di fare arte quando persone studiano e passano la vita a dedicarsi alle proprie opere, per me l’artigianato si vede in un buon oggetto, creato con pochi o con nessun scopo artistico ma con comunque una buona lavorazione e attenzione dei materiali.


2) Cosa ti spinge a creare?

Ho sempre avuto la voglia di creare qualcosa, fin da piccola mi piaceva imparare come erano fatte le cose e magari saperle fare, ma forse il vero motivo per cui ho iniziato a fare gioielli è perchè preferivo farmeli piuttosto che comprarli già fatti e dopo i primi tentativi vedevo che era piacevole creare qualcosa da indossare e regalare. Ho iniziato a fare seriamente gioielli soprattutto da quando non ho più potuto indossare orecchini con i buchi, sembra strano ma ho imparato a farli proprio quando non potevo più indossarli, ma è da lì che mi è partita la voglia di inventarmene in modo da poterli indossare anch’io, e sto ancora inventando!! Poi ho imparato tanto leggendo siti e blog on line prendendo spunto da tutorial o da foto di creazioni che mi piacevano, e pian piano ho imparato tecniche nuove come la lavorazione del rame che ora uso spesso.


3) Come valorizzi i tuoi lavori?

Sto imparando a curare meglio il lavoro dall’inizio alla fine, dal creare ogni componente a mano al trattamento del filo come pulirlo o anticarlo, anche la scelta del materiale è importante, noto che è più soddisfacente creare e indossare un gioiello di cui si conoscono le caratteristiche del materiale piuttosto che usare delle generiche “perline” o “pietre” senza conoscerle. E visto che pubblico ogni mia creazione on line cerco di fare delle belle foto, nitide e che diano l’idea di com’è fatto il gioiello dal vivo e che valorizzino i particolari più importanti.


4) A chi piacciono i tuoi lavori?

Domandona..spero sempre che piacciano a più persone possibili, ma alla fine l’importante è che piacciano a me se no non posso pretendere di vendere qualcosa che io stessa non indosserei. Sono fatti da me e devono esprimere il mio stile che ho riassunto nella parola Simply perchè è spesso semplice e essenziale, se poi anche ad altri piace il mio stile meglio!


5) Cosa ti aspetti dal tuo hobby?

Le aspettative diciamo che non sono esorbitanti, mi piace creare e imparo ogni volta che creo, un minimo di guadagno da ciò che faccio fa sempre piacere ma magari solo per potermi comprare nuovi materiali, diciamo che spero di potermi autofinanziare il mio hobby!!


6) Cosa si intendi per 'pezzo unico'?

Un pezzo unico è qualcosa che non sarà mai imitabile, i miei pezzi unici magari sono semplici idee che mi vengono e che cerco di trasformare in realtà e che sarà difficile per me rifare identiche, ma seguendo i lavori di artisti e artiste del gioiello ho capito che ci sono veri e propri pezzi unici, e cioè lavori unici per materiali, ricerca dei colori e dello stile, che se anche vengono imitati non saranno mai come l’originale!


7) Quando devi dare un prezzo alle tue creazioni, su cosa ti basi?

Premessa: io e l’economia non andiamo d’accordo, quindi per me non è facile dare un vero valore ai miei oggetti, nella maggior parte dei casi tengo comunque conto del costo dei materiali, ma poi quando cerco di capire quanto dare valore al mio lavoro vado un pochino in crisi, cerco di mantenere un prezzo giusto perché è sempre un lavoro manuale ma anche basso perché non sono una vera artigiana e il mio lavoro non è di una qualità tale da far pagare chissà quali cifre.


8) Secondo te,cosa pensano le persone che non hanno questo 'dono' di noi?

Questa domanda cerco di farmela più spesso in questo periodo, perché nel mondo del web ho scoperto che ci si conosce volentieri tra creative ma forse non c’è ancora la consapevolezza di ciò che facciamo in chi non crea o non conosce ancora il mondo dell’handmade. Da questo punto di vista spero che far conoscere questo mondo in tutte le sue sfaccettature avvicini creativi e non per confrontarsi, in modo appunto di capire cosa desidera una persona che non crea oggetti per se stesso ma comunque ne apprezza l’operato. Quindi non so dirmi cosa può pensare una persona esterna al mondo creativo, forse tante pensano sia tempo perso, o che un mio gioiello lo possano comprare a meno da una bancarella al mercato o all’ipermercato, ma appunto spero che inizino ad aumentare le persone che apprezzano un lavoro fatto a mano e che possano confrontarsi con noi in modo da far conoscere sempre di più ciò che c’è di bello o interessante dietro a un oggetto creato a mano.

E voi cosa ne pensate?

lunedì 31 gennaio 2011

Creativity board

Girovagando per siti craftosi soprattutto stranieri chi di noi piccole blogger non si è perso guardando e adorando le meravigliose boards che le creatrici usano per raccogliere le idee, foto, colori e oggetti preferiti?

Beh, e chi sono io per non farla?

..si, ok, non sono nessuno, ma diciamo che adesso anch’io ho la mia creativity board:

creativity board ho deciso di sfruttare la mia bacheca di sughero mettendo le foto di ciò che vedo nelle riviste e che mi piacerebbe imitare, avevo iniziato a raccogliere tutto dentro a dei raccoglitori ma devo ammettere che uno sguardo d’insieme a tutto ciò che mi piace e che vorrei poter fare è molto diverso che sfogliare ogni tanto dei fogli strappati dalle riviste!

creativity board 2

Ho anche decorato il tutto con una ghirlanda fatta di tondi e quadratini all’uncinetto, anche questa ispirata da alcune creatrici che decorano la propria casa con semplici ma splendide ghirlande colorate!

Così nel caos della mia camera almeno un angolino è dedicato all’utile caos creativo!

 

E voi, avete la vostra creativity board?