venerdì 30 novembre 2012

Teoria del caos

Un sistema si dice caotico se presenta le seguenti caratteristiche:

- sensibilità alle condizioni iniziali, cioè a variazioni infinitesime delle condizioni di contorno corrispondono variazioni finite in uscita;

- imprevedibilità, non si può prevedere quindi in anticipo l’andamento del sistema sui tempi lunghi rapportati al tempo caratteristico del sistema a partire da assegnate condizioni di contorno;

- l’evoluzione del sistema è descritta da innumerevoli orbite, il sistema cioè non evolve all’infinito per nessuna variabile.

(fonte: wikipedia)

Se ci pensate un attimo la fisica per quanto complicata e antipatica ai più spesso riesce a spiegare molte cose, anche quelle che a prima vista non c’entrano niente con l’argomento.

Sono accadute a me e intorno a me cose imprevedibili che hanno comportato tanti cambiamenti, ma forse l’unica cosa che non si può spiegare con la fisica è come si può affrontare ciò che succede, ci si può solo provare e vedere cosa succede.

 nuovo caos

Tra i cambiamenti vi mostro il caos di quello che è il mio nuovo tavolo da lavoro! E’ stato prima il mio tavolo da studio visto che fino alla settimana scorsa mi sono dedicata a studiare per l’esame di stato per l’abilitazione all’ordine dei chimici, ma una volta chiusi i libri ho finalmente riaperto la valigetta del Dremel e quando la pioggia mi permetterà di avere un po’ di sole per fare le foto vi mostrerò cosa è saltato fuori dal primo momento di caos creativo dopo tanta astinenza! Qualcosina la potete intuire sulla mia provvisoria tovaglia fatta con uno scampolo preso all’Ikea!

La speranza è di creare un nuovo caos, con nuove variabili e un’evoluzione positiva del sistema! Ciao ciao!