venerdì 5 giugno 2009

Elogio alla colla vinilica!

In quanti hanno provato almeno una volta a giocarci facendola seccare sulle mani e togliendola come se fosse pelle morta?..oppure qualcuna di voi è passata per la moda di fare piccole composizioni immerse nella colla con paillettes e perline aspettando che diventasse trasperente il tutto? (..ditemi che non era una moda che c'era solo da me alle elementari!..se sapessi dove sono vi farei vedere cosa combinavo da piccola, la fissa per creare cose strane c'era già!)
Crescendo sono passata anche per la fase art attack, ero già grandina quando hanno iniziato a farlo ma non mi sono persa una puntata..
La ccccolla vinilica si può usare veramente per molte cose, chi poi ha provato anche a fare qualcosina a dècoupage la conosce bene..
..e quindi perchè non capire il perchè sia tanto divertente e usata nel fai-da-te?
Partiamo dal nome: è detta colla vinilica perchè è composta da resine di polivinil acetato in base acquosa, vista con modelli costruiti al computer è più o meno così (assomiglia a un bruco!):
E' quindi una plastica che può essere diluita in acqua, il nome poi ricorda i vinili proprio perchè il componente base è della famiglia delle plastiche usate anche nei dischi di una volta.
La sua caratteristica principale è proprio la capacità di diluirsi senza problemi in acqua, facilitando così l'assorbimento nel legno o in altri materiali porosi. Il vantaggio nel fai-da-te decorativo è che nell'asciugatura diventa da bianca a trasparente, così da poter essere usata tranquillamente nell'incollare e proteggere le decorazioni.
Si usa anche per creare la cartapesta, cioè si immerge la carta nella colla diluita per poterla così rendere modellabile a nostro piacimento.
Una cosa importante è che non è porticolarmente tossica, per questo i nostri genitori ci lasciavano giocare tranquilli pastrocchiando con la colla, pero' solo se rimane all'esterno, meglio non berla come se fosse latte!
Date le nozioni scientifiche, vi faro' vedere poi il mio "attacco d'arte" partito dalla colla..e vi faro' vedere da che base sono partita..ma lo scoprirete solo nella prossima puntata!

5 commenti:

  1. sarò sincero, neanche io pomiciavo :) sn cambiato col tempo :PPPP

    presumo invece leggendo il tuo post che tu alla lezione di storia preferivi quella d'arte :P

    ciao, grazie dell'affetto con il quale mi segui :)

    RispondiElimina
  2. ma che bello questo post! anch'io adoro la vinavil, e come dicevi tu mi piace da matti impiastricciarmi le mani. ma quella cosa delle composizioni di paillettes nella colla mi è nuova...
    :)
    Valeria

    RispondiElimina
  3. Eh si...la colla vinilica seccata sulle mani è da provare almeno una volta nella vita :-)
    Ciao Helena, buone creazioni!

    °*°elena°*°

    RispondiElimina
  4. non so cosa creavi tu con le paillets, ma orecchini e bracciali con porporina o pietroline o conchiliette tantissimi, immersi nella colla e lasciati asciugare ben appesi. e poi non dimentichiamo la 'pasta di mais' in realtà è pasta di colla, la pasta di mais è la polenta... che pure si manipola e dà le sue soddisfazioni... bene il mio commento sta diventando un post, mi son invischiata nella colla, scusa, mi sa che riprenderò l'argmento in un qualche post... baci baci, matilda

    RispondiElimina
  5. Ciao Helena,sono anni che non uso la vinavil,per caso ho letto in questa pagina e non vedo l'ora di comprare una confezione per giocarci un pò.Ricordo il profumo,a me piaceva tanto...!!! Buon "ATTACK " Ti abbraccio,Claudio...

    RispondiElimina

Grazie per il tuo commento!!