martedì 21 gennaio 2014

Imparare dalle catastrofi


Rottura dell'argine del fiume Secchia - Immagine presa da @24Emilia
 E' un semplice concetto.
Quando succede qualcosa di incontrollabile e difficile da affrontare una volta sistemate le cose fondamentali si cerca di prevenire che avvenga ancora. Sembra così semplice ma non lo è, o almeno non è così schematico, succede qualcosa, la prevengo, non succede più.
E così in una zona che è stata silenziosa, tranquilla e a testa bassa per decenni capita che negli ultimi anni la zona non è più quella tranquilla e silenziosa che conoscevi.

Ci possono essere tante spiegazioni a ciò che sta accadendo e tante colpe rimpallate da uno all'altro, ma non si può evitare di riflettere sul perchè si debbano affrontare certi avvenimenti impotenti senza imparare da ciò che è successo.

Una cosa che ho sempre saputo ma che solo ultimamente sto affrontando è che non puoi prevedere tutto. Puoi farti mille scenari possibili, calcolare ogni secondo immaginando cosa possa succedere, ma c'è sempre una variabile X per cui le cose potranno andare in modo totalmente diverso da quello che ti sei aspettato. Cosa fare allora? Dipendere dal fato e dire "tanto accade comunque"?

Le cose avvengono comunque, ma è diverso se le affronti con la preparazione adeguata ad ogni evenienza. Per questo esistono i corsi di sicurezza, i piani di evacuazione, le valutazioni del rischio, tutti sistemi che magari non evitano un cataclisma ma lo limitano e ci fanno gestire la situazione nella maniera migliore possibile evitando il peggio.

Da quello che ho potuto seguire durante questi giorni da una prospettiva esterna ma comunque vicina alle zone alluvionate ho riflettuto su tante cose. Una è come un territorio, una comunità e un insieme di comuni sono riusciti comunque ad affrontare una situazione tragica nel modo migliore possibile, utilizzando tutti i mezzi a disposizione per allertare e gestire quello che stava succedendo.
Ma una volta gestita l'emergenza non possiamo mettere da parte ciò che è successo, aspettando la prossima emergenza. Dobbiamo imparare che anche se le cose succedono è importante aver preparato tutto il possibile per evitare il peggio, e questo può valere per il territorio in cui viviamo ma vale anche nella nostra vita personale, ogni giorno ci possiamo trovare in situazioni improvvise che non sappiamo affrontare, e essere preparati può aiutarci a saperle affrontare al meglio.

Da quello che è successo meno di due anni fa nella mia zona sono cambiate tante cose, c'è maggiore attenzione al territorio, abbiamo ricominciato ad avvicinarci a una terra che ci sostiene ma non è ancora abbastanza. Anch'io ho imparato alcune cose di me, ma anche per me non è ancora abbastanza, ho ancora tante cose da imparare e da migliorare per essere ciò che vorrei.
L'importante è focalizzarsi su ciò che è fondamentale per evitare che quando e se accadrà ancora qualcosa, noi tutti possiamo essere pronti.
Il concetto è facile, è attuarlo con impegno che è difficile.

1 commento:

  1. Alluviane e terremoto a parte... viviamo in un Paese bellissimo e lo abbiamo martoriato in ogni modi. Non c'è educazione e non c'è rispetto e questo è davvero triste!

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