venerdì 3 luglio 2009

Argento

Visto che nel blog di Val si parla da un po’ di reazioni e di sostanze strane, mi è venuta la voglia di parlare un pochino dei principali strumenti per chi crea gioielli: i fili metallici.


Per gentile concessione di Beads & co.


Come mai quando acquistiamo un filo metallico argentato troviamo scritto ad esempio “filo di rame placcato argento”? Di sicuro perché per quanto possa essere sottile un filo d’argento costa molto di più che solo placcato (visti i prezzi di Beads & co...) e quindi conviene se non siamo così brave ad usarle il filo di puro argento o se il portafogli non ce lo permette!

Ci può essere però un altro motivo strettamente legato all'argento: l’argento è un metallo detto nobile perché ha caratteristiche peculiari di malleabilità, lucentezza e soprattutto di poca reattività, cioè non si lascia intaccare facilmente da acidi o altre sostanze, quindi il gioiello manterrà per più tempo il suo aspetto. Il rame invece è più reattivo rispetto a un metallo nobile, quindi può cambiare nel tempo, soprattutto per causa della formazione di un ossido che protegge la sua superficie, come si vede per esempio nelle grondaie o in certe statue di rame che cambiano colore, oppure, sfruttando questa caratteristica, facendolo reagire con il famoso "fegato di zolfo" regala invece un bel colore tendente al blu.

Quando invece l’argento diventa scuro avviene una reazione tra il metallo e i composti nell’aria dello zolfo e si forma quindi un ossido che però è più scuro e dà quindi quella patina nerastra, ma basta lavarlo con i giusti metodi per far tornare l’argento alla lucentezza iniziale.

Quindi ogni metallo ha i suoi vantaggi e svantaggi, sta a noi conoscerli e sfruttarli per creare sempre gioielli diversi e unici!

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